Presepite




Si potrebbe pensare che la presepite è o potrebbe essere una malattia perniciosa, contagiosa o infettiva (oddio forse contagiosa lo è) oppure un difetto fisico o tantomeno una mania.

E allora ci si chiede cos’è?

Ma è semplicemente che chi ne è affetto per lui è sempre Natale.

Ma allora “nun si normale” diranno i soliti saputelli! Sbagliato e la risposta è che il soggetto ha conservato

dentro di se uno spirito festaiolo o ricorrentista, come dir si voglia, ovvero una miscela di artista-bambino (sempre insito dentro di noi) il quale si esprime nella manualità e nella creazione di un qualcosa che gli ricorda le origini, i trascorsi e, diciamolo pure, le velleità di artista.

Personalmente questa affezione, ricordo, appunto, di averla contratta da bambino, un poco perché nativo della zona di S. Gregorio Armeno, quindi ho frequentato già all’epoca le antiche botteghe dei maestri presepisti e anche perché avevo la buonanima di mio padre che era un abile cultore e costruttore di scenografie natalizie, quindi era scontato che il “virus” mi avrebbe colpito implacabilmente.

Non me ne lamento, per anni mi sono accontentato di “curarmi” con delle terapie periodiche annuali, ma allo scoccare della pensione e dei miei prossimi 60 anni ho dato fondo a tutto il mio coraggio ed ho fatto il grande passo, la cura definitiva.

Nessun commento:

Posta un commento